Venessian

16.03.2015 06:17

Perfino il Giubileo appena annunciato da papa Francesco finisce dentro al tritacarne della politica di tutti i giorni. Pur evidenziando che l’annuncio papale è stato accolto con favore – e che altro poteva dire? - il vice presidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, ha buttato nel piatto un’idea innovativa, non disdegnando di resuscitare per l’occasione un termine come “simonia” che  nel Medioevo veniva usato per denunciare la compravendita di cariche ecclesiastiche. Ecco la proposta di Calderoli: “Il Giubileo sia fatto a Milano magari sfruttando le strutture dell'Expo o in una qualunque altra città che non chieda soldi perché diversamente ci troveremmo di fronte non a un Giubileo, ma a un meretricio o peggio a simonia”. E così per combattere Ignazio Marino, il sindaco della capitale per nulla amato dal Carroccio si danno consigli a papa Francesco. Agli occhi di Calderoli il primo cittadino di Roma, presa la palla al balzo del Giubileo, è stato lesto a battere cassa con il governo per “puntare a portare a casa i soldi dei contribuenti e soprattutto quelli dei padani”. Ovvio che l’uscita di Roberto Calderoli è una boutade delle sue con l’intento di dare due sberle a Marino. Però a voler mischiare il sacro con il profano si ottengono titoli in prima pagina, ma si corre il rischio che neppure l’intento primario della sparata, ovvero denunciare le nefandezze della Roma amministrata da Marino, viene preso sul serio. E allora sparata per sparata ecco una vera idea innovativa. Perché portare a Milano solo il Giubileo? Dopo la genialata del 2011 con il trasferimento dei ministeri al Nord, iniziativa cominciata in burla e miseramente finita in farsa, perché non spostare al Nord direttamente il Vaticano oppure, meglio ancora, fare un Vaticano del Nord e un papa del Nord, con al posto dello zucchetto papale un elmo celtico e la pochette verde da infilare sotto la fascia indossata sull’abito talare? Dai, su, proviamoci velocemente. Conclave a Venezia, annuncio dell’habemus papam dal ponte di Rialto e poi un papa venessian, che parla in stretto venessian. Che ne dite di Lino Toffolo?


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