Per il momento se ne parla, poi come si dice se son rose fioriranno. Il problema è che se malauguratamente fioriranno le rose, i fiori saranno pochi mentre sarà tutto un trionfo di spine che naturalmente andranno a ferire i più deboli tra la popolazione. Tutto questo parlare un po’ sottotraccia di “tagli” alle pensioni di reversibilità non fa presagire nulla di buono. Per dirlo in metafora: se al presente il tempo non è bello, il futuro fa presagire tempesta. Da noi funziona sempre così: uno butta la pietra e aspetta di vedere l’effetto che fa. Poi inizia il gioco delle parti, e si va di balletto fino a quando l’idea iniziale non prende la forma concreta di una legge che va a bastonare i più deboli. Ovviamente siccome l’idea di tagliare le reversibilità ha gettato nel panico milioni di pensionati soli, ecco che il ministro Giuliano Poletti – secondo il gioco delle parti - è corso provvisoriamente ai ripari spiegando a reti unificate: “La polemica sulle pensioni di reversibilità è totalmente infondata. Evidentemente c'è chi cerca facile visibilità e si diletta ad inventare un problema che non c'è per poi poter dire di averlo risolto. La proposta di legge delega del Governo lascia esplicitamente intatti tutti i trattamenti in essere”. E per il domani? Per dirla con Lorenzo il Magnifico “Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza…”. Il bello di tutto questo, ovvero della paventata sforbiciata agli assegni di reversibilità (la parte della pensione del coniuge deceduto pagata all’altro coniuge) sarebbe allo studio per reperire le risorse per un Piano nazionale contro la povertà, ma per pagare i poveri si prenderebbe i soldi ai poveri… In sostanza una cosa da far impallidire i lestofanti che durante le fiere di paese propongono agli allocchi di passaggio il gioco delle tre carte. Vengino signori venghino, più siamo più ci divertiamo… Per adesso, come si diceva, se ne parla ma state pur certi che qualche trucco è allo studio e il pacchetto sta per essere infiocchettato. Poi ci racconteranno qualche favoletta, faranno un po’ di can can in parlamento e poi zak, pur di non andare a casa anche questa cosa che assomiglia molto ad una porcata passerà secondo quella strana legge italiana che i poveri vanno aiutati dai... poveri.