Svolta

Forse non saremo i primi della classe in fatto di serietà. E forse neppure per onestà. Ma in Europa ci difendiamo bene su altri fronti e i numeri parlano a nostro favore. Come si dice? Poco per volta, ma l’Italia cresce. A ricordarcelo c’è il premier Matteo Renzi con le sue petulanti hashtag tra le quali la palma della migliore va a “questa è la svolta buona”. Infatti, tra le altre cose, è in aumento il numero dei disoccupati che con il 13,4% ha fatto toccare il suo record storico. Per i giovani trovare lavoro è più o meno come incontrare un venditore di bibite nel mezzo del deserto del Sahara. Eppure, mannaggia, ce la stanno mettendo tutta. Il jobs act è passato. I licenziamenti ci sono. Per il Colle troveranno una quadra. Prima o poi Berlusconi lo sistemeranno. La legge elettorale è lì bella, pronta e... porcellina!  Si, è proprio la svolta buona. E chi pensa o dice che dietro la curva della svolta ci sia un muro di cemento armato è un gufo bilioso. L’ottimismo, un tempo, era il profumo della vita! Adesso a malapena ci resta il profumo.