Suore

02.02.2015 06:23

Beppe Grillo, dopo aver definito con un tweet Sergio Mattarella “50 sfumature di grigio”, una descrizione che per chi conosce il romanzo della scrittrice inglese E. L. James si addice al neo presidente come un congelatore si addice al polo Nord,  sul blog grillino è apparso un più rassicurante “è una persona rispettabilissima e un galantuomo”.

Nel contempo, tra un post e l’altro, i 5Stelle votavano Ferdinando Imposimato, altro sicuro galantuomo,  ma candidato senza appello a sicura sconfitta. Silvio Berlusconi, più ascoltato alla casa di Riposo di Cesano Boscone che in Forza Italia, faceva votare ai suoi scheda bianca e poi si affrettava a spedire un telegramma di congratulazioni al neo presidente della Repubblica appena eletto. Che bon ton. Il gallico Matteo Salvini aspirante De Gaulle alla cassoeula milanese e la Pasionaria alla matriciana Giorgia Meloni, scrivono su Twitter che Mattarella “non è il nostro presidente” ma se lo terranno come presidente perché con 46 voti Vittorio Feltri non può fare nemmeno il vice. Poteva mancare Angelino “cuor di leone” Alfano? Certo che no! E così dopo aver sfogliato cesti di margherite, lo voto non lo voto, e aver perso per strada un pezzo della ridottissima truppa si è affrettato a dire: “Ho appena votato Sergio Mattarella e l'ho fatto con grande gioia e grande convinzione, l’ho fatto con orgoglio siciliano”. Evvai! E il solitamente ciarliero Matteo Renzi? Per lui solo un tweet: “Buon lavoro presidente Mattarella, viva l’Italia”. Già, viva l’Italia, come cantava De Gregori “presa a tradimento, l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, viva l'Italia, l'Italia che non ha paura”. Meno male che le suore della chiesa dei Santi Apostoli hanno promesso di pregare per Sergio Mattarella, ma anche per Mattarella Sergio, Mattarella S., On. Mattarella, on prof. Mattarella Sergio... e via pregando. Oh, quanto ne avrà bisogno!   


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