Spalla

08.11.2015 07:16

Che Silvio Berlusconi politicamente fosse sul viale del tramonto era cosa risaputa, ma che il morigerato sant’uomo si riducesse a fare il comprimario, nessuno al momento lo poteva ancora immaginare. Eppure, con tutto il cinismo del caso, è proprio il ruolo che Matteo Salvini ha riservato all’ex cavaliere per  la manifestazione di oggi a Bologna. Lo ha capito perfino uno come Roberto Formigoni, per il quale il  viale del tramonto equivarrebbe ad una recita all’Opéra national de Paris, e lo esplicita così:  “Berlusconi si sottomette a Salvini. A Bologna muore ufficialmente il centrodestra e nasce la destra estremista. C’è un vuoto pauroso da colmare. Coraggio!” Ovvio: la manifestazione è della Lega,  ma in piazza Maggiore ci sarà quel po’ di centro destra che sogna di mettere insieme i cocci per provare a scalzare – quando sarà – il virgulto fiorentino dalla mascella volitiva. Una sorta di mission impossibile, al momento, ma un po’ di dolce ai militanti bisogna pur darlo prima che gli elettori del fu centro destra degli anni scorsi trasmigrino di corsa tra le braccia capienti di Renzi. È in questo contesto che Silvio Berlusconi sarà sul palco accanto al vero big delle manifestazione, ovvero l’onnipresente e telegenico Matteo Salvini. All’uomo di Arcore è stato riservato il ruolo, tanto per dire, che aveva Peppino De Filippo nei film di Totò o Carlo Campanini con Walter Chiari. È un momentaccio, politicamente parlando, per Silvio Berlusconi che probabilmente si crede eterno o per dirla con Roberto Maroni, è uno che “non prende atto delle stagioni nella vita e pensa di essere immortale” oppure crede di essere sempre er mejo fico der bigonzo. Ma se Berlusconi sta male, il centro destra non gode di ottima salute. Dall’altra parte Matteo Renzi – “il maleducato di talento” – sta portando avanti il programma di Berlusconi, esattamente lo stesso che il re di Arcore aveva spesso annunciato e mai era riuscito a realizzare. E, ironia della sorte, la fa da capo di un partito che in teoria è di centro sinistra, ma tant’è. La politica ormai è come una maionese impazzita, che si ritrova alle prese anche con la strizza per i sondaggi che accreditano i 5Stelle ormai ad una spanna dalla vetta. Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Per adesso godiamoci la piazza dove il capocomico Matteo Salvini (nel senso di direttore della compagnia teatrale) la farà da mattatore, Giorgia Meloni  terrà per sé il ruolo di prima attrice e Silvio Berlusconi farà la spalla con il compito di scaldare il pubblico per l’entrata in scena di Matteo il gallico. Questo è oggi il centro destra di Bologna: sei personaggi in cerca di autore, proprio come il dramma più famoso di Luigi Pirandello.


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