Sorci

15.02.2015 06:41

Dopo i gufi i sorci verdi! Se arrivano ancora cani e porci la fattoria degli animali di George Orwell può dirsi al completo. Solo che il quadro che emerge nel trionfo animalesco di questi giorni turbolenti e tristi non è quello del romanzo dello scrittore inglese, bensì la sintesi della politica che si appresta a cambiare la Costituzione.

Capito? Cambiare la Costituzione e non a decidere il tipo di tappo per le bottiglie del latte! Ormai siamo agli stracci, tra il Pd e le minoranze parlamentari. Il primo ministro Matteo Renzi pare ci abbia preso gusto a fare il bulletto e a lanciare il guanto di sfida a destra e manca. Gode come un mandrillino nel vedere Renato Brunetta che lo gratifica del titolo di “dittatorello di provincia” e gli preannuncia l’arrivo “dei sorci verdi” e Silvio Berlusconi che mentre lascia il buen retiro di Cesano Boscone incita i suoi all’Aventino al grido di battaglia: “Adesso basta con le minacce” ovvero il nulla condito con il niente. Più le minoranze si incavolano, più il bullo di Firenze (Brunetta dixit) gode, maramaldeggia, batte un cinque e sghignazza con i devoti del seguito e i signori della sua corte. Nelle aule parlamentari siamo alle mani e alla fine si contano i contusi, tanto che l’infermeria di Montecitorio deve fare gli straordinari. Le opposizioni fanno fronte comune e allo stesso tavolo siedono Forza Italia, Sel, Fratelli d’Italia, Lega Nord, 5Stelle e anche il rappresentante di quel fritto misto che risponde al nome di gruppo Misto. I propositi sono bellicosi. A’ la guerre comme à la guerre, o se si preferisce vamos a matar, compañeros. Ormai siamo alla follia pura. E, purtroppo, siamo solo all’inizio perché al momento mancano ancora gli annunciati sorci verdi che a scanso d’equivoci non sono i topi della Padania, ma i metaforici roditori preannunciati da quel tignoso lottatore di Sumo che risponde al nome di Renato Brunetta. E poi? Benvenuti per sempre nella repubblica delle banane!


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