I resti della pattuglietta di Scelta Civica del Senato, eccezione fatta per Benedetto della Vedeva e Mario Monti, il fondare del partito che con il Fli di Gianfranco Fini si contende la palma di partito più liquido e liquefatto della recente storia politica italiana, è passata armi e bagagli con il Pd. 
Il sommovimento tellurico provocato dai cinque senatori (cinque!) di Sciolta Civica non ha procurato grandi scossoni in quanto gli stessi già facevano parte della maggioranza, ma ha ufficializzato che è in corso una sorta di campagna acquisti d’antan in grado di portare un po’d’ossigeno all’asmatica maggioranza del Senato alle prese con numeri sempre piuttosto ballerini. Ben altre iniziative sono già allo studio. Su tutte una avrebbe pronto addirittura il nome del contenitore pronto ad accoglierla: “Alleanza verso il 2018”. Capito mi hai, per dirla alla sarda! In questa specie di sarcofago del soccorso dovrebbero finire dentro un po’ tutti i peones fuoriusciti e fuoriuscendi dai gruppi che li hanno portati in parlamento. E quindi porte aperte a tutti: dai grillini agli ex grillini, passando per l’intero arco costituzionale Forza Italia compresa. Venghino signori, venghino, più siamo più ci divertiamo e più duriamo. L’operazione per la verità non è nuovissima. Ce n’era stata una simile ai tempi dell’ultimo governo di Silvio Berlusconi con la nascita dei “Responsabili” di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti i soccorritori della morente maggioranza del fu cavaliere, spirata poi di lì a poco. Il precedente sia dei più incoraggianti ma, come si dice, fin che c’è un posto libero c’è speranza. Se tutti i tasselli andranno al loro posto risulterà più chiaro anche l’annuncio fatto da Matteo Renzi fatto le bizze dell’amico Silvio e di Forza Italia in virtù dello strappo del Nazareno: faremo da soli! Da soli sì, ma con l’aggiunta dei patrioti del pronto soccorso.