La sinistra italiana è euforica, brinda alla vittoria. Alla vittoria di Alexis Tsipras naturalmente. Lo strepitoso risultato ottenuto del leader di Syriza in Grecia ha ringalluzzito i capi della gauche nostrana che immediatamente hanno pensato di seguire l’esempio del giovane leader ellenico. Era dai tempi di Zorba il greco che dalla penisola non arrivava una musica così soave e intrisa di vitalità e finanche d’illusioni tali da scatenare un entusiasmo tanto contagioso. Pertanto petti gonfi di fierezza e sguardo ispirato, la sinistra italiana ha dato fiato alle trombe e fatto rullare i tamburi chiamando a raccolta le truppe, per dare avvio alla riscossa. Il tam tam ha fatto il giro dell’etere al suono di: “Accorrete compagni, accorrete! L’ora della vittoria sta per scoccare. Più siamo e più il successo sarà eclatante”. Poi, dopo il grido di battaglia e i propositi di rivincita immediata è iniziata la conta. Conta che riconta, alla fine c’erano almeno una ventina di generali in campo. E le truppe? Già le truppe. La sinistra italiana è famosa per il gran numero di capi, mica per le truppe. Il sol dell’avvenire in Italia è ancora... ben di là dal venire!
