Scogli

10.03.2015 07:10

Certo che la politica è una cosa strana. Forse non è il caso di rispolverare il detto in voga nella Prima Repubblica e attribuito al socialista Rino Formica secondo il quale la “politica è sangue e m....”, ma strana e incomprensibile lo è per davvero. Diciamo che la politica è tutto e il contrario di tutto. E che ciò che si dice oggi, lo si contraddice apertamente domani contando sul menefreghismo e sulla disattenzione che la gente ha verso le beghe quotidiane dei protagonisti dei partiti. La premessa ci aiuta a commentare l’ultima presa di posizione dell’ex cavaliere Silvio Berlusconi il quale, più ondivago di una barchetta in mezzo al mare forza otto, ha così sentenziato: “Martedì votando contro la riforma diremo no all'arroganza e alla prepotenza di un Pd che non è Stato capace di cambiare il Paese”. Forse varrebbe la pena ricordare che la riforma costituzionale che arriva in Aula è la stessa sottoscritta nel famoso (famigerato?) patto del Nazareno, solo che adesso la sintonia tra i due contraenti è venuta meno e allora ciò che andava bene ieri oggi è da ribaltare. Si parla di sintonia evaporata, non di modifica dei contenuti pattuiti tali da giustificare il niet arcoriano. I contenuti della riforma costituzionale c’erano già nero su bianco (basta leggere la stampa di quei giorni e vedere il voto del Senato) e la sintonia tra lo spregiudicato giovanotto di Firenze e l’anziano leader pregiudicato di Arcore era così evidente da far dire che il più giovane dei contraenti  era la prosecuzione politica del secondo. Misteri. Diciamo misteri dolorosi più che gaudiosi. Forse con un po’ di ritardo Berlusconi ha solo preso atto che nonostante l’età e l’antica sagacia di cui ha sempre fatto sfoggio, il giovane rampante presidente ha approfittato dello stato delle cose e tra una lusinga e uno sberleffo lo ha portato a sbattere sugli scogli. Adesso l’antico nocchiero di Forza Italia prova a uscire dalle secche annunciando i risentiti no! Certo la navigazione appare piuttosto problematica. Per un Matteo che l’ha spinto sugli scogli, all’orizzonte c’è l’altro Matteo pronto ad accoglierlo per mandarlo definitivamente a fondo. Povero Nostromo. Se al presente il tempo non è bello il futuro fa presagire tempesta.


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