Sassi
09.10.2015 06:55
Inizialmente ho pensato ad una bufala, una di quelle che di tanto in tanto vanno ad arricchire il bestiario dei social network. Poi leggendo anche la notizia sull’Huffington Post Italia (la trovi a questo link) diretto dalla bravissima Lucia Annunziata, ho immaginato che non essendoci limite al peggio in fondo la stessa potesse (il condizionale è d’obbligo) essere vera. A rendere pubblica la cosa utilizzando il proprio profilo facebook è stato in papà di un ragazzino che frequenta il secondo anno di liceo classico.
La foto postata è la scansione di un libro di esercizi di fisica in cui si vede bene il testo del problema incriminato. Eccolo: “Un sasso è lanciato da un cavalcavia alto 12 m, in verticale verso il basso, a una velocità di 1,8 m/s, mentre sta sopraggiungendo un’auto. Se l’auto si trova a 82 m dal cavalcavia e sta viaggiando a velocità costante di 125 k/h quando il sasso è lanciato l’auto viene colpita?” Ripeto: se è tutto vero c’è di che restare basiti per un per pezzo. È forse questa la buona scuola pensata da Matteo Renzi di cui va oltremodo fiero? Non è necessario avere una memoria da elefante per ricordare i tragici fatti di cronaca nera e le morti causate dai bulli che per ingannare il tempo lanciavano sassi dal cavalcavia. Se è vero, allora prossimamente potremo trovarci di fronte a testi simili messi nei testi di fisica per far pratica sul moto uniformemente accelerato: quanto tempo impiega la pallottola sparata da un malvivente per raggiungere la testa di un poliziotto? Oppure come lamenta il padre che ha fatto il post anche un testo simile: quale tensione riuscirà a far fermare il cuore di un condannato a morte attraverso la sedia elettrica, sapendo che i volt ecc. ecc. Non ha senso andare oltre, si correrebbe il rischio di dire cose che potrebbero essere scambiate per retorica. Ma una cosa la diciamo lo stesso: il ruolo educativo della scuola può conciliarsi con il testo di un problema del titolo: sassi dal cavalcavia? Se la notizia è vera il ministro dovrebbe prontamente intervenire, prima che i geni che hanno predisposto il testo facciano altri danni irreparabili. Intervenire e prendere provvedimenti. In cuor mio spero che la notizia non sia vera. Meglio avere un bullo virtuale in rete che spara cavolate, che una scuola che fa studiare i ragazzi su libri simili. Purtroppo temo che i bulli – ignoranti oltremodo - siano gli autori del problema di fisica.