Salto

06.03.2015 06:09

A certificare che questo è il momento magico di Matteo Salvini non è tanto la sua presenza smisurata in Tv, tanto che a qualcuno è venuto il dubbio che si faccia sostituire da un paio di sosia. E non sono neppure i sondaggi che da mesi danno la Lega Nord in crescita. Per capire il successo di un leader e di un partito ci sono bene altri termometri, almeno in Italia. C’è una voce che circola negli ambienti politici romani che racconta di una lunga fila di parlamentari – si dice oltre 20 – pronti a fare il salto della quaglia pur di sistemarsi sul Carroccio a guida salviniana. Il fu Carroccio del Nord, quello secessionista, quello delle camice verdi e della corna celtiche, oggi è più attraente del miele per le mosche. Pare che abbiano bussato alla porta con il simbolo del Sole delle Alpi appiccicato sul citofono deputati di molti partiti: da Forza Italia, sempre più schiava delle fazioni in perenne guerra tra loro, ad alcuni deputati e senatori del Ncd di Angelino Alfano per finire con alcuni 5Stelle ed ex 5Stelle, senza dimenticare qualche salta fosso parcheggiato attualmente al Gruppo Misto di Camera e Senato. Sarà tutto vero? Diciamo che tutto appare verosimile, tenuto conto che lo stesso Roberto Calderoli, responsabile organizzativo del partito, ha evidenziato: “C'è la fila per venire da noi!.  Lo sapevamo da tempo che nessuno è bravo come gli italiani a correre in aiuto del vincitore. Diciamo che abbiamo una certa propensione a saltare il fosso tant’è che nel breve spazio di un battito d’ali siamo stati capaci di trasformarci tutti (o quasi) da fascisti in antifascisti. Oplà, via la camicia nera e vai di “Bella ciao”. Quindi non stupiamoci di ciò che succede dalle parti della Lega Nord. A vincere è Matteo Salvini? Evviva, Salvini! La musica è sempre quella: dal carro al carroccio, de franza o de spagna, purché se magna.


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