Ridere

20.03.2015 05:19

Ricordate quella bella canzone di Lucio Battisti dal titolo “Ancora tu”? E ricordate l’incipit della stessa canzone scritta da Mogol e musicata da Battisti? Magari la riproponiamo solo per i più giovani: “Ancora tu ma non dovevamo vederci più?” Spiace utilizzare una bella canzone del duo più poetico e prolifico della canzone italiana per le tristi e sotterranee miserie quotidiane della politica. Ma il testo della canzone sembra scritto apposta per un ipotetico scambio di battute tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Fino a pochi giorni orsono Matteo il gallico non perdeva occasione per sbertucciare l’ex cavaliere ricordandone la parabola discendente e candidando sé stesso a leader del centro destra. Anzi: candidava sé stesso, sbertucciava Berlusconi e dettava ogni sorta di condizione capestro al malconcio ex premier. Insomma, era tutto un trionfo di muscoli e di prendere o lasciare. Poi  qualcosa è cambiato, anche grazie o per colpa della cacciata di Flavio Tosi e della sua discesa in campo nelle verdi praterie del Veneto. È quindi immediatamente partito il contro ordine alle camice verdi o felpe variopinte e la marcia di avvicinamento tra Lega e Forza Italia oggi viaggia ai cento all’ora. Quelle poche anime pie che ancora credevano alle dichiarazioni pubbliche dei leader di partito si mettano pure il cuore in pace. Un conto è galvanizzare la truppa, l’altro la realpolitik che porterà al più classico dei matrimoni d’interesse secondo il vecchio stile che ha caratterizzato la strada parallela della Lega e di Forza Italia negli ultimi venti anni. In pubblico e per il pubblico resteranno le finte scaramucce, ma ormai è chiaro che i due partiti stringeranno accordi in grado di garantire buone performance soprattutto il Veneto e in Campania, con buona pace degli illusi che speravano che con Salvini tornasse in pista la Lega di lotta. E, per chiudere in bellezza, stiamo pur certi che nel caso servisse i finti litiganti troveranno qualche marchingegno o sotterfugio per aggregare alla truppa anche il tanto vituperato Ncd di Angelino “poltroncina” Alfano. Quando tutto sarà pronto, a fare da colonna sonora alla firma dell’accodo ci sarà sempre la canzone di Battisti: “Ancora tu ma non dovevamo vederci più? E come stai? Domanda inutile...Stai come me e ci scappa da ridere”. Si, scappa da ridere.


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