Sperando che la pratica non cada in disuso non sappiamo ancora quando si andrà a votare, ma c’è chi si porta avanti con il lavoro. Lo fa a modo suo e da par suo l’ex cavaliere Silvio Berlusconi durante la conferenza regionale degli amministratori locali del suo partito. Diciamo che a parte la felicità garantita per legge nel programma illustrato agli amministratori c’è l’ambaradan necessario per mettere in moto il libro dei sogni . Senza scendere troppo nel dettaglio l’uomo di Arcore promette: pensioni da 1000 euro per tredici mensilità alle mamme e alle casalinghe, via la tassa sulla casa, via l’Irap, via l’imposta di successione, approvazione della flat tax e pressione fiscale sotto il 40%.
Ed ancora: meno stato, meno spesa pubblica, basta con la burocrazia, chiudere Equitalia, e utilizzo del contante almeno fino a 8mila euro. E poi udite, udite una doppia moneta: una nazionale da affiancare all’euro, tipo la Cuba di Fidel Castro insomma. Naturalmente di fronte a questo programma da Alice nel paese delle meraviglie la platea è andata in solluchero e si è sperticata le mani in applausi per salutare il ritorno del vero Berlusconi. Quel Berlusconi che magari non piace, ma che è sempre uno capace di vendere un frigorifere anche al Polo Nord tant’è che gli ultimi sondaggi fatti dopo la sparata del programma lo hanno danno in netta risalita e sopra la Lega Nord del super felpato (per via delle felpe) Matteo Salvini. Secondo noi, però, Berlusconi ha parlato troppo presto e corre il rischio che il più bravo di tutti i venditori si trasformi a sua volta nel pifferaio magico e gli rubi il realistico programma come già è stato accusato di fare. Nei giorni scorsi Silvio Berlusconi ha infatti accusato Matteo Renzi – il pifferaio magico di cui sopra – di essere un copiatore di programmi per cui il rischio diventa reale. Quindi prepariamo quando e se si voterà ad uno scontro all’arma bianca tra il primo venditore di aria fritta e il discepolo che ha superato il maestro. Uno scontro tra titani della bufala perché non è da escludere che Matteo Renzi rilanci: 15 mensilità di pensione a mamme, casalinghe e ragazze svogliate, tutte le tasse allo 0,5%, via il bollo, via i francobolli e Iva al 3%. E perché no tre monete? La nazionale, l’euro e quella del Monopoli che poi è l’unica che entrambi possono realisticamente promettere sapendo che è la sola che ci possono dare. Un programma da far impallidire la migliore di tutti in questo campo: Vanna Marchi, per la quale non è da escludere il ministero dell’Economia.