Orologio

07.05.2015 06:23

Notoriamente la pubblicità è l’anima del commercio. Certo, poi c’è pubblicità e pubblicità. E poi c’è anche la pubblicità indiretta, quella che ti arriva per grazia ricevuta… Dunque, alla celeberrima marca di orologi Rolex  - forse la più famosa al mondo – non è andata giù l’affermazione del premier e di Alfano che subito dopo i fatti dei black bloc di Milano avevano ironizzato: “Abbiamo sconfitto i soliti farabutti col cappuccio, figli di papà con ili Rolex”. Apriti cielo. E così è sceso in campo l'amministratore delegato di Rolex Italia Gianpaolo Marini il quale con una lettera aperta indirizzata al presidente del consiglio e al ministro dell’Interno Angelino Alfano ha manifestato “profondo rincrescimento e disappunto per l'associazione delle vostre parole fra la condizione di distruttori di vetrine ed il fatto di portare un orologio Rolex al polso”. La frase renzian-alfaniana e la replica dell’amministratore delegato hanno reso alla Rolex, intesa come marchio, più passaggi televisivi e su carta stampata di chissà quale campagna promozionale mirata allo scopo. Certo l’accostamento può non fare troppo piacere, ma per intanto il nome del marchio è girato. È assodato che se al posto di Matteo Renzi ci fosse stato, tanto per dire, Walter Veltroni tutto questo can can non sarebbe successo perché Walter si sarebbe limitato a dire: “Abbiamo sconfitto i soliti birichini figli di papà che portano al polso destro, ma anche al polso sinistro con quel famoso orologio svizzero che ha come simbolo la corona a 5 punte…”. E così mentre la Rolex specifica e addirittura avanza il sospetto che forse l’orologio fotografato al polso di una ragazza magari era anche taroccato, la guerriglia di Milano con le devastazioni e le ferite lasciate sul campo finisce in pubblicità. La Rolex specifica, il premier non ci fa caso e magari l’altrettanto prestigiosa Girard-Perregaux, che dal 1791 produce in Svizzera orologi di altrettanto prestigio rosica per l’inaspettato regalo fatto (involontariamente) da Matteo Renzi alla marca di orologi che ha come simbolo la corona e bla bla bla. Tra qualche giorno magari scopriremo che la Milano devastata davanti alla quale molti di noi sono rimasti basiti altro non era che il set di un film. Quale? Forse il remake di “Eccezziunale veramente”. Dai, diciamolo, siamo o non siamo forti, fantasiosi, geniali e creativi noi italiani? Si, immaginifici e…eccezziunali veramente. Perché poi la cosa veramente importante della vita o della vicenda milanese è scoprire se il Rolex era vero o falso.


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