Neppure il crollo vertiginoso dei consensi che ha avuto punte tragiche per Forza Italia durante le recenti elezioni a Trento e Bolzano (4,2% a Trento e 3,6% a Bolzano) ha tolto l’entusiasmo a Silvio Berlusconi, il vecchio tycoon di Arcore e leader un po’ meno incontrastato del partito.
E così nella discesa in Puglia per le regionali del 31 maggio, in quella Puglia che pare più essere attratta da Raffaele Fitto che da Berlusconi, il leader di Forza Italia prova a dare un’altra sterzata al partito. L’idea che gli frulla per la testa è quella di mandare in pensione definitivamente (definitivamente?) Forza Italia e fondare un nuovo partito, che gli spifferi dicono potrebbe chiamarsi Partito Repubblicano. Non osiamo pensare al povero Ugo La Malfa e i giri che avrà fatto nella tomba appena uscita la notizia, ma tant’è! Se Silvio ha quello in testa, quello farà. Ormai apre e chiude partiti, portandosi sempre appresso una parte di ciurma che a volte è quella meno gradevole, alla velocità della luce. Da Forza Italia al Pdl, dal Pdl a Forza Italia e adesso forse da Forza Italia al Partito Repubblicano. In fondo che ci vuole? Poco: una paccata di miliardi, una bella narrazione, conoscere più barzellette di Gino Bramieri, Tv e giornali di proprietà e il gioco è fatto. Se poi si pensa che forse potrebbero arrivare anche gli elettori (ma arrivano?) il gioco di società del fonda partito potrebbe essere perfetto. In realtà e seriamente Silvio Berlusconi è ad un bivio: o ci prova l’ultima volta magari ritagliando per sé il ruolo di padre nobile (nobile?) lasciando a qualche volto giovane la conduzione del partito o finire con percentuali da prefisso telefonico e super marginale. Non sappiamo bene cosa farà. Ma qualcosa bolle in pentola. Al momento tutte le strade sono aperte e l’idea è solo abbozzata. A meno che Berlusconi non abbia in mente di fondare il Partito Repubblicano e di federarlo con il Pd visto che da destra gli ribattano picche. In quel caso il leader giovane ci sarebbe e magari nascerebbe una vera federazione di moderati, il Partito Repubblicano di S&M, in sostanza la remake del Nazareno che avrebbe in Silvio il padre nobile e in Matteo il figlio plebeo, ma quello prediletto per cui vale la pena ammazzare il vitello grasso. Di padre in figlio… con noi mortali a sperare nello Spirito Santo.