Praticamente nella vita ha fatto di tutto. Da almeno vent’anni ad ogni incontro pubblico è solito adeguare la propria storia personale in base all’uditorio. Parla alle casalinghe? Ebbene: anch’io – dice – sono stato donnino di casa! Parla agli sportivi? Ecco la frase giusta: “So cosa vuol dire la passione per lo sport, io da giovane cucivo palloni”. Dagli artigiani? Sono stato artigiano anch’io perché mi sono posato la moquette in ufficio. Potremo andare avanti all’infinito, ma la sostanza è sempre quella e non è neppure necessario specificare che si parla di Silvio Berlusconi. Mancava però una perla e puntuale come un tempo lo erano le rondini a primavera è arrivata. Davanti ad una platea di giovani ecco che è sbocciata la chicca mancante: “Ho cominciato da piccolissimo, mungendo le mucche in una fattoria di paese”. Tutto questo per dire che acciacchi o non acciacchi, mali veri o mali diplomatici, Forza Italia che scende più veloce della luce Silvio Berlusconi è tornato quello di “per fortuna che Silvio c’è”. Un po’ ringalluzzito è tornato a fare il venditore per questa campagna elettorale regionale. Forse anche questa volta porterà linfa al partito che sta per chiudere, ma poi tornerà a misurarsi con la realtà. Una realtà che per l’uomo abituato a vincere quasi sempre e ad essere mai un comprimario, corrisponde ad un fisiologico declino politico. Berlusconi è quello che è, ma non si è fatto mancare nulla a partire dai compagni di strada. Il viale del tramonto (politico) è lì inesorabile che lo aspetta. Potrebbe andarsene prima, ma questo non rientra nel carattere dell’Uomo. Lui è un lottatore, un affabulatore, un genio capace di piazzare un congelatore al Polo Nord. E poi è anche un grande acrobata. Sempre sul filo, ma resiste. Eppure l’unica volta che non ha sparato la balla del “anch’io sono stato….” è successo proprio davanti ai circensi quando disse: “Non posso dire di essere un presidente acrobata, al momento non ci sono ancora...”. Le elezioni Regionali sono (probabilmente) le acrobazie mancanti all’Unto dal Signore. Poi se davvero farà il Partito Repubblicano dovrà per forza dire: “Sono stato anche io un presidente…”. The end.