Moretti

23.07.2015 07:29

Ad elaborare il lutto ci ha messo più o meno due mesi. Poi la bella Alessandra Moretti è ritornata la donna sagace che tutti noi conosciamo. Va detto che per l’ex deputata Pd e candidata governatore del Veneto, il periodo del lutto non è passato invano ma è servito a mettere a fuoco i dettagli della sconfitta e a individuare i colpevoli, che a scanso di equivoci nulla hanno a che fare con la sua augusta persona. Alla fine sono usciti pensieri profondi e riflessioni dell’anima che sono poi finiti nella più classiche delle interviste. Perché il Mondo deve sapere. Dopo aver preso una  mazzata clamorosa da Luca Zaia (Zaia 50,1% Moretti 22,7%) Alessandra è giunta alla conclusione che "i nostri elettori hanno punito severamente il governo Renzi e il mio errore è stato voler far passare il messaggio che ci fosse un forte collegamento tra la mia candidatura e il governo nazionale”. Fin qui, passi. Ma ci dicono che il vanitoso e vendicativo Matteo Renzi se l’è segnata al dito e per la bella ex morosa di Massimo Giletti la via che le è stata riservato dal primo ministro è quella del famoso viale del… tramonto! Ma non solo Renzi è il “colpevole”. I malandrini sono da ricercare nel suo staff. Sostiene infatti l’ex deputata: “Mi hanno costretto a fare un inutile e massacrante tour de force. Mi ha portato a dedicare lo stesso tempo a un comune di duecento abitanti rispetto al comune capoluogo. E alla fine non ha pagato”. Basta questo? Macchè! La colpa delle colpe è degli esperti di look che l’hanno seguita e che, udite udite l’hanno costretta a “vestire con un look castigato, da ferrotranviere. In definitiva, hanno cercato di dare un’immagine di me che non era credibile, quella non ero io”. Non sappiamo come l’hanno presa i ferrotramvieri, ma se il ragionamento ha la sua logica potendo decidere da sola Alessandra Moretti avrebbe alternato la mimi minigonna al monokini a secondo dei posti dove andava a comiziare. Solo nelle case di riposo avrebbe fatto uso di shorts in jeans poco aderenti. Visto che siamo in tema di vestiti una domanda alla Moretti possiamo farla, sapendo bene che mai ci leggerà: ma non è che hai perso perché sotto il vestito niente?  Di fronte al disastro dei dati, anche a distanza di tempo tacere sarebbe stato molto meglio anche perché alla fine è tutto così semplice: per vincere non basta essere belli, o nascondere la bellezza sotto un look castigato. O avere al seguito uno stuolo di consulenti. Per vincere serve essere credibili, o almeno saper raccontare una storia che arrivi al cuore o alla pancia degli elettori. Comunque adesso non disperiamo, dai! Alessandra l’ha già annunciato: “Da adesso in poi torna la vera Alessandra Moretti”, quella che si chiede: “Devo forse mettermi il burka?”. No, per carità. Prepariamoci. Se i  suoi occhi azzurri hanno (un po’) stregato Giletti chissà di quale miracolo è ancora capace l’ineffabile Alessandra Moretti.


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