Miracoli

26.11.2015 07:34

Mentre papa Francesco va in Africa incurante dell’allarme lanciato dai servizi segreti per l’alto rischio di attentati, in Italia c’è chi prega per lui. Magari lo fa a modo suo ma lo raccomanda alla madonna. Tra questi va inserito di diritto Monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, allievo di don Luigi Giussani ed esponente di primo piano di Comunione e Liberazione, il quale intercettato mentre è in viaggio su un Frecciarossa partito da Roma dice: “Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come aveva fatto con l’altro”. L’altro, seppur non citato, è papa Luciano morto dopo  trentatre giorni di pontificato ufficialmente per  infarto miocardico acuto, ma questa morte come tutti ricordiamo è avvolta dal mistero e non mancano ricostruzioni ben diverse. Quindi, un alto prelato raccomanda alla Madonna il Pontefice chiedendo per lui il miracolo di portarselo in cielo. Il motivo di tanta acredine?  Le recenti nomine effettuate da Papa Francesco per le diocesi di  Bologna e Palermo, con la nomina a vescovi di due preti di strada come don Matteo Zuppi e don Corrado Lorefice, mentre prima le stesse diocesi erano in mano ad amici di CL. Capita l’antifona? Una preghiera sperando nel miracolo et voilà, si torna in Conclave. Che papa Bergoglio non sia particolarmente amato in Curia è un dato di fatto, ma non è amato troppo neppure tra gli integralisti che pure ci sono e che si muovono in abito talare seppur alle sfere inferiori della Curia Romana. Quindi tra i pericoli che comporta la vita da papa ci sono anche le suppliche alla madonna di qualche prelato. Jorge Mario Bergoglio ne è perfettamente consapevole, tanto che alla suite papale in Vaticano ha preferito spostarsi in Santa Marta. Non si sa mai: meglio non aiutare la madonna nel miracolo. Il santo padre che in Africa ha dichiarato con l’umorismo che contraddistingue spesso le sue estemporanee affermazioni che “più delle persone mi fanno paura le zanzare” al ritorno si troverà sul tavolo anche le intenzioni del monsignore. Le dovrà temere? Un po’ sì,  anche se la madonna dicono i conoscitori delle volte celesti non presta attenzione alle suppliche di chi prega per il male degli altri.  Mettiamola così: anche i prelati sono esseri umani. Con forze e debolezze. Pregi e difetti. E tra le debolezze e i difetti di don Negri, oltre alle preghiere alla madonna, c’è da inserire anche questa perla che lo ha reso celebre per aver contestato la magistratura quando incriminò Berlusconi per il caso Ruby tanto da mettere all’indice quella chiesa che si indignava per la vicenda delle cene eleganti: “L’indignazione non è un atteggiamento cattolico”. Sic transit gloria mundi: come sono effimere le cose del mondo!


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