Marziani

19.05.2015 06:17

Quei pochi spifferi che filtrano da Palazzo Chigi e che scappano dal rigido controllo del suo inquilino più illustre, dicono che Matteo Renzi avrebbe preferito sbrigare la pratica delle pensioni dopo il voto regionale. Poi qualcuno l’ha convinto che era meglio e forse anche più politicamente redditizio fare qualcosa subito. E il qualcosa si è tramutato in quel meccanismo annunciato dal premier – il cosiddetto bonus Poletti - che prevede il versamento di una cifra variabile da 278 a 750 euro a 3,7 milioni di pensionati italiani. Forse non è esattamente quello che prevede la sentenza della Corte Costituzionale, ma tutto e subito non era possibile a meno di provocare un default per le casse dello Stato o portare la benzina e 5 euro al litro, tanto per dire. Chi oggi chiede il tutto e subito dovrebbe anche spiegare dove si prendono i soldi, ma lo sbraitare a vanvera pare essere la cosa più normale della politica italiana da un bel po’ di tempo. Il primo ministro, che è pur sempre un ottimo  prestigiatore e un eccellente rigiratore di frittate, su un punto ha ragione da vendere: “Quando questa norma è stata votata io tappavo le buche della città di Firenze. E’ il colmo che chi l’ha votata ora venga a dirci di restituire tutto”. In effetti la famigerata norma non è caduta dal cielo e portata in terra da marziani dispettosi: è stata approvata a grande maggioranza dal parlamento, ivi compresi gli strillatori di oggi a partire dal leader di Forza Italia (all’epoca dell’approvazione ancora Pdl) che non fecero mancare i voti per l’approvazione del cosiddetto Salva Italia. Dice oggi Silvio Berlusconi: “La sentenza della Consulta è stata bisogna restituire a tutti i pensionati quello che a loro è stato tolto e che la Corte ha giudicato non corretto”. Visto che è stato citato il termine “corretto” non sarebbe più corretto che tutti i deputati e senatori che hanno votato il Salva Italia chiedessero umilmente scusa agli italiani per aver approvato una norma giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale? Invece nulla. Meglio maledire il destino cinico e baro e accusare i marziani di votare leggi senza conoscerne il significato. I marziani, già, per la politica italiana la colpa di tutto è sempre dei marziani.


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