Silvio Berlusconi non ha davvero perso tempo. Non appena tornato uomo libero grazie al tribunale di Sorveglianza di Milano che ha dichiarato estinta la pena seguita alla condanna per il caso Mediaset, ha sentito prepotentemente la necessità di esternare. Gli argomenti in realtà non mancavano.
Dal partito che si squaglia, alle grane legate alle elezioni regionali. Dall’addio doloroso di alcuni ex compagni di viaggio ai dolori che gli regala ogni giorno Raffaele Fitto. Poi, certo, c’è anche quella granuccia ancora da risolvere sulla sua incandidabilità stabilita dalla legge Severino che pure Forza Italia aveva convintamente votato. Per non parlare del dolore provocato dalla fine del patto del Nazareno e del tradimento dell’amato Matteo Renzi. Dunque, vediamo. Dovendo esternare l’ex cavaliere cosa ha scelto? Il calo di consensi? Fitto? Bondi & consorte? Renzi e l’Italicum? Assolutamente no. La prima nota ufficiale da uomo libero di Silvio Berlusconi è questa: “In un articolo pubblicato oggi su la Stampa con il titolo I nemici di destra di Silvio, mi vengono attribuite, virgolettandole, frasi assurde e completamente inventate. Tra queste, in particolare, ce n'è una su una mia presunta insofferenza per gli ormai famosi Dudù e Dudina e per gli animali in genere, che smentisco con la massima fermezza. Cosa dire, cosa fare? Ogni giorno ormai vengono pubblicate mie frasi virgolettate che sono l'opposto di quel che io penso, dico e faccio”. Toh, finalmente una questione seria affrontata di petto, senza se e senza ma, e soprattutto senza il consenso preventivo del cerchio magico. Questa vicenda chiude definitivamente la boccaccia alle malelingue che insinuavano pesantemente che l’ex cavaliere era ostaggio del cerchio magico e che ogni pensiero veniva preventivamente filtrato. Non è assolutamente vero. Silvio Berlusconi quando parla di Dudù e Dudina, può dire ciò che vuole. Al massimo, ma proprio al massimo, si consiglia con Francesca Pascale. Adesso è un uomo libero. Libero di occuparsi di Dudù.