La musica dell'ignoranza

25.01.2018 12:02

Lo hanno annunciato e probabilmente lo faranno, e la data scelta ovviamente non è casuale: 27 gennaio, il Giorno della Memoria. Alcuni gruppi musicali con una chiara collocazione politica hanno programmato un concerto in un circolo privato nei pressi di Pordenone. Il giorno si diceva non è casuale e se qualcuno avesse ancora dei dubbi in proposito verrebbero fugati dalla loro dichiarazione: “Hitler e Mussolini?  È come chiedere ad un figlio devoto se ama il proprio padre. Questi indomiti condottieri sono tra i personaggi storici che più hanno illuminato il nostro cammino. Il loro pensiero è in pratica il nostro: i loro corpi giacciono nell’oscurità, ma il loro spirito è sempre vivo. Solo persone prive di patrio amore e dal cuore insensibile potrebbe restare indifferente di fronte a questi eroi, e di questi esseri umani di serie B ne vediamo tanti in giro tanti”. Basta? Pare di no, perché nello stesso contesto musicale c’è anche chi afferma, ovviamente in musica: “che con i venti infuocati dell’Olocausto questo mondo dovrà essere purificato dai subumani che vogliono controllare il mondo e allora tornerà trionfante l’impero ariano”.  C’è solo da rabbrividire ed è quasi impossibile trovare una risposta che certamente cadrebbe nel vuoto, in un vuoto immenso e buio come solo le menti tarlate dall’ignoranza sanno essere vuote. Purtroppo, come se già non bastassero questi musicanti dell’orrore, per dare il benvenuto al Giorno in cui in mondo ricorda l’immane tragedia finita sotto il nome di Olocausto, c’è anche chi si è portato avanti con il lavoro. E allora sono comparse scritte murali inneggianti al nazismo ed altre se possibile anche peggiori. Qualcuno ha danneggiato le Pietre d’inciampo. Anche il web non si è fatto mancare nulla, anche se più che violenza a trionfare è l’ignoranza pura. Cosa si potrebbe rispondere a chi chiede “ma in fondo, se Hitler voleva sterminare gli ebrei qualcosa avranno pur fatto!”. Ecco, perché a trionafare è l'ignoranza pura nel doppio significato del termine: ignorare la Storia e ignorante nel senso di persona rozza e incolta. Naturalmente costoro sono un’esigua minoranza che può sproloquiare grazie a quella democrazia che loro tanto aborrono, ma non vanno sottovalutati. Il seme dell’intolleranza, la difesa della razza, la voglia di azzerare e dimenticare la Storia aleggiano in giro per l’Europa sotto le più svariate forme. E allora non c’è che una risposta. Fare memoria e trasformare il Giorno della Memoria nel nostro essere e vivere quotidiano. Ogni giorno deve essere il Giorno della Memoria. Lo dobbiamo a noi stessi, a chi verrà dopo di noi e in primo luogo a chi ha vissuto sulla propria pelle l’inferno dei lager. E naturalmente a chi è non è più tornato. Noi dobbiamo essere la loro Memoria.