Per il suo annuncio Giorgia Meloni non poteva scegliere giorno e location migliore. Pensate: Roma, family day… Ecco quindi che l’annuncio Urbi e Orbi è più che giustificato. Eccolo: “Sono qui al family day in veste di esponente politico e di donna e, se Dio vorrà, la prossima volta starò qui anche in veste di madre visto che ho appreso da poco di aspettare un bambino”.
Grida di giubilo e scene di gaudio hanno accompagnato l’annuncio come e forse più di quello ormai millenario dell’arcangelo Gabriele. La cara Giorgia è raggiante e felice. È al family day ed è incinta. Evviva la famiglia, anche se Giorgia magari diverrà una ragazza madre visto che ha un compagno e non un marito, ma questi sono dettagli a meno il suo Andrea Giambruno, autore Mediaset, non decida di portarla all’altare prima del lieto evento. Oggi siamo solo all’Annunciazione. Magari si tratta proprio di un miracolo, di quelli speciali che possono capitare solo a chi frequenta i family day, non come quei peccatori che vanno in giro vestito di arcobaleno. Miracolo, sarà successo un miracolo? Tecnicamente i tempi propendono per l’intervento umano e non quello divino, certo è che il 21 ottobre scorso la bella e simpatica Giorgia con un altro annuncio a reti unificate dichiarava: “Leggo dalle agenzie che secondo i giornali scandalistici sarei in dolce attesa. Bene: è ufficialmente arrivato il momento di mettermi a dieta”. Et voilà, la dieta ha fatto il miracolo! Non posiamo che essere felici per la leader di Fratelli d’Italia e aspettiamo di vederla spingere la carrozzina tra un talk show e l’altro. E magari anche al supermercato con la sporta della spese e pargolo appresso. Per adesso ci accontentiamo dell’annuncio e di sapere che la sua presenza al Circo Massimo era in difesa proprio dei bambini, quei “quei bambini che non possono difendersi da soli e che lo Stato ha, per questo motivo, il dovere di difendere prima di tutto il resto”. Sottoscrivo che i bambini vanno difesi sempre e comunque e prima di tutto. A partire dalla politica delle convenienze e soprattutto da uno Stato che complica in primo luogo la vita alle mamme… Aspettiamo un altro miracolo: che la politica che è scesa in passerella al Circo Massimo, si ricordi dei bambini e dei loro diritti quando pigerà i bottoncini in Parlamento, senza pensare all’orticello politico e alla pancia degli elettori. Questo sì che sarebbe un miracolo. Tutto il resto è buono per Novella 2000.