Se mai ce ne fosse stato bisogno ecco che arriva un’altra bestialità fresca di giornata. Come se non bastassero le bestialità bipartisan da campagna elettorale, ecco che si aggiudica la palma di "straparlante" Gene Gnocchi che, per chi non lo sapesse, di professione fa il comico anche se onestamente fa ridere ben poco. In una trasmissione televisiva (DiMartedì, La7) di fronte alle immagini della scrofa che pascolava tra i rifiuti di Roma ha detto: “Questo maiale? È femmina e si chiama Claretta Petacci”. Di fronte ad una simile bestialità buona parte dello studio ha riso. Nessuno, a partire dal conduttore e dagli ospiti, ha sentito il dovere di dissociarsi e di condannare una battuta volgare e non rispettosa della fine di una donna, Claretta Petacci, morta accanto all’uomo che amava: Benito Mussolini. Questo spazio non ha la pretesa di addentrarsi nell’analisi storica dei fatti che portarono a Piazzale Loreto. E neppure di addentrarsi in analisi storiche, anche per evitare di essere tacciati di apologia al fascismo. Al questa Nota bastano le parole di Sandro Pertini, il grande presidente con una specchiata Storia di antifascimo, il quale a proposito di Claretta Petacci disse: “La sua unica colpa è di aver amato un uomo”. Lo ha ricordato da par suo Mattia Feltri nel suo “Buongiorno” del 18 gennaio. Ecco per dare la risposta alle bestialità di un comico che evidente non conosce la Storia bastano e avanzano le parole di Pertini. Temiamo, però, che chi cerca di far ridere utilizzando i drammi della Storia italiana, non sappia chi è Sandro Pertini. E forse neppure legge Mattia Feltri.
