Gaudium

01.02.2015 07:49

Nuntio vogis gaudium magnun..... Dunque: Sergio Mattarella è il dodicesimo presidente della Repubblica Italiana. Per soli sette voti non ha ottenuto la maggioranza dei due terzi dell’Assemblea, non più necessaria, ma è andato ben al di là della maggioranza semplice fissata a 505 voti. Fortunatamente si è fermato a 665, un voto in più e finiva dentro la sulfurea simbologia raccontata nel libro dell’apocalisse di san Giovanni e sai le interpretazioni! Ci avete fatto caso? I voti espressi per Sergio Mattarella erano tutti bene identificabili: Mattarella S, Mattarella S. con punto, Mattarella Sergio, Sergio Mattarella, On Mattarella ecc. ecc. E a mano a mano che Laura Boldrini leggeva le schede gli agenti segreti di Renzi, ovvero il cerchio magico del Giglio, prendevano nota e facevano la conta... Guai ai vinti! Alla fine i conti sono tornati, eccome se sono tornati... e i votanti non hanno neppure avuto bisogno di correre incontro agli agenti segreti per scodinzolare il voto... Vabbè, è andata. Adesso in molti, compresi molti figuranti, macchiette e figurine, cercheranno di mettere il cappello sulla vittoria, perché nessuno è svelto come gli italiani a spartirsi la vincita delle lotteria pur non avendo (magari) giocato, così come c’è sempre la ressa per salire sul carro del vincitore anche se si sono solo più posti in ginocchio. E, a proposito di giochi, che dire dei voti andati a Roby Facchinetti dei Pooh, al medico in famiglia Lino Banfi e ad Antonio Razzi, quello vero, non l’imitazione di Maurizio Crozza? È pur vero che Mattarella è un bel nome. Il meglio tra quelli circolati.  Ma tra gli outsider avrei visto bene Cetto La Qualunque, il migliore di tutti. Resta un dubbio: non è stato votato perché il personaggio di Antonio Albanese è troppo simile a molti figuranti del parlamento italiano?

 


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