Decamerone

07.12.2015 07:33

Probabilmente già questa settimana arriverà la sentenza del processo Vatileaks 2  che vede alla sbarra in vaticano Francesca Immacolata Chaouqui, monsignor Lucio Vallejo Balda, Nicola Maio e i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi tutti accusati a vario titolo di divulgazione di notizie e documenti che hanno interessi fondamentali dello Stato. Ciò che è uscito dopo la pubblicazione dei libri di Nuzzi e Fittipaldi è inquietante, tanto è il malcostume messo in atto dalla curia, alle spalle di papa Francesco, al di là delle mura Leonine. Almeno sui media però la vicenda ha assunto i contorni di una novella del Decamerone se non quella di un film sexi che sconfina nel porno. Infatti da giorni è tutto un trionfo di “cugina morbida” offerta – pare – da Francesca Immacolata Chaouqui al monsignore che aveva bisogno di svago, poi è stata la volta del racconto fatto dal prelato sulla notte d’amore tra lo stesso e Francesca (che ha smentito tutto) il 28 dicembre 2014 nell’albergo Cavalieri Palace di Firenze. Da giorni la pierre calabrese – difesa dall’avvocato Giulia Bongiorno - gira per le Tv nazionali a raccontare la sua verità, cosa che non può fare il monsignore spagnolo perché detenuto in vaticano. A botta calda la “papessa” di San Sosti in provincia di Cosenza ha dichiarato: “Sono pronta a querelare l'avvocato di Balda per la fuga di notizie folli che sta organizzando. Balda, per come è fatto, non ha alcun piacere a venire a letto con me e io, conoscendo miliardari ed emiri, se volessi tradire mio marito non mi metterei con un vecchio prete a cui non piacciono le donne”. Et voilà, dopo il colpo di machete del prelato la risposta al curaro è servita. La divulgazione di notizie personali completamente estranee al processo ha avuto lo scopo di fornire un po’ di gossip sexi e casareccio all’opinione pubblica sempre piuttosto attratta da storie di letto, corna e sesso in Motel, ma abbastanza disattenta o menefreghista su tutto il resto.  Figuriamoci se poi secondo la novella del Boccaccio sotto le lenzuola finiscono un monsignore e una signora di poco più di trent’anni! Ovviamente non ci sono prove ma sembra quasi che dietro a tutto questo trionfo di novelle boccaccesche ci sia una perfida regia o se si preferisce un grande giocatore di scacchi che muove le pedine e sposta i fatti fino ad arrivare a dare scacco matto. In questo caso non al re e neppure al papa, ma a tutti quei fedeli che è bene che sappiano pochissime cose. Meglio, molto meglio addossare le colpe e distogliere l’attenzione dai fatti parlando della carne debole del monsignore e dell’ape regina che in barba al nome di battesimo pare poco immacolata.  Insomma, una sorta di Pane et Circenses dei giorni nostri dove al posto della  distribuzione di generi alimentari ed esibizioni di gladiatori e belve esotiche si placano i malumori della plebe con un feticcio peccaminoso come un baby doll tutto stazzonato rinvenuto nella camera da letto del monsignore. Mala tempora currunt.


contatore