Dea
23.03.2015 06:09
Diciamolo senza tentennamenti e con la giusta enfasi: è una buona notizia. Si, perbacco, una buona notizia di quelle che fanno bene al cuore e ridanno il buon umore anche nei giorni più tristi. In mezzo al diluvio di avvisi di garanzia, richieste di rinvio a giudizio, indagini su ruberie e malaffare arriva anche una bella richiesta di archiviazione. Dai, ci voleva.
Concluse le indagini la procura di Genova ha chiesto l’archiviazione per Tiziano Renzi, coinvolto nell’inchiesta per il fallimento della società Chil Post srl, azienda che distribuiva giornali e volantini. Il curatore fallimentare si era imbattuto in passaggi poco chiari su passaggi di rami d’impresa e uscite di denaro sospetti e per questi motivi aveva trasmesso la relazione alla Procura della Repubblica. Come riporta il Fatto Quotidiano “l’ipotesi accusatoria iniziale per Tiziano Renzi, prima di dichiarare il fallimento della sua società con debiti per 1,3 milioni di euro, nel novembre 2013 l’avrebbe spogliata del ramo sano cedendo i beni disponibili alla Eventi 6, azienda di proprietà della moglie Laura Bovoli. A insospettire i pm era stato il prezzo di vendita da marito a moglie, che sarebbe stato di poco più di 3mila euro. In seguito agli accertamenti, però, per gli inquirenti, Renzi negli anni in cui era amministratore avrebbe gestito correttamente la società madre e non avrebbe contribuito al fallimento”. Allora: è o non è una buona notizia quando un cittadino vede riconosciuta la propria buona fede e il proprio cristallino operato senza essere costretto ad andare in giudizio? Certo che è una buona notizia. E lo è ancor di più perché Tiziano Renzi è il papà di Matteo e quindi Laura Bovoli ne è la mamma. Si chiedeva il commissario Montalbano: e questo che mi viene a significare? Nulla. Nulla di strano e nessuna malizia per carità. Solo che i Renzi sono una famiglia fortunata. Tutti nati sotto una buona stella. Il Renzi junior a Roma da vero garantista si tiene stretti gli indagai nel governo per non creare nuovi disoccupati e soprattutto perché non può essere “certa” magistratura a dettare legge nel governo, mentre il Renzi senior a Firenze non ha nemmeno bisogno della difesa d’ufficio di su figliolo perché a lui basta lo sguardo benevolo della dea bendata. Che seppur bendata ci vede benissimo e non sbaglia un colpo nel dare il bacio giusto.