Tra i nomi espressi per il Colle non potevano mancare alcune sorprese. E che sorprese. E così nell’insalatiera qualche deputato "buontempone" da deposto la scheda con i nomi i Roberto Bettega, Francesco Guccini, Sabrina Ferilli, Enzino Jacchetti, Ezio Greggio, Barbara D’Urso e anche uno a chef Rubio. Ma non è mancato neppure il voto a tal Luigi Faramonti, il fantomatico Gigino, di cui nessuno conosce l’esistenza e la lettura del suo nome ha provocato una smorfia sul volto composto, pomposo e serioso della presidente Laura Boldrini. A parte Gigino, tutti nomi degni e spendibili. Nomi che vanno bene per il Quirinale, ma soprattutto per il grande talk-show che è diventato l’elezione del dodicesimo presidente della Repubblica. Ed infine nomi che nulla hanno da invidiare che so’ a Pierfurby Casini o a Cicciobello Rutelli. Nomi finiti nell’urna per quella gran voglia di cazzeggiare, sbeffeggiare e soprattutto per quella vena goliardica che manifestano spesso lor signori mentre l’Italia fuori, quella vera, arranca nonostante i sorrisi del premier e la facce da tontoloni di alcuni grandi elettori. Oggi, finalmente, dopo tante parole, ore e ore di diretta televisiva, centinaia e centinaia di dichiarazioni sul sesso degli angeli, il circo Barnum chiuderà i battenti e ci sarà l’annuncio: habemus papam. Dopo tante parole, tanta fuffa e per dirla alla Andy Warhol con un quarto d’ora di celebrità garantita a tutti, finalmente si ritornerà alle vecchie care abitudini e soprattutto a dare sostanza alla fuffa di questi. Come? Con parole, parole, parole, soltanto parole... in secula seculorum. E naturalmente con le parole ci terremo anche i peones dello scherzo, della goliardia e del buon umore da 20.000 euro al mese.