Cicuta

23.12.2015 05:54

Piaccia o meno, Matteo Renzi dovrà aumentare le carrozze del suo convoglio. Non sappiamo quando da novello Dracula affonderà definitivamente il paletto di frassino nel cuore del Pd, ma la fine se non prossima pare ormai segnata. Magari ancora un po’ sottotraccia ma sta nascendo quel famoso Partito della nazione di cui si favoleggia da tempo. Ormai sono tutti renziani e alcuni lo sono anche più di Renzi stesso. Pier Ferdinando Casini a “Otto e Mezzo” da Lilli Gruber ha tessuto così tante lodi nei confronti del primo ministro da sembrare un renziano ante litteram, tanto che il giornalista Andrea Scanzi che faceva da contradditorio in studio ad un certo punto, intravedendo il salto sul carro del vincitore anche da parte dell’ex presidente della Camera è sbottato: “Lei è uno che ha cambiato più casacche di Ibrahimovic”. Ma ormai – Casini o meno – il treno del primo ministro viaggia con viaggiatori sempre più variegati quando non variopinti.  A tutti gli effetti fa parte della ditta Angelino Alfano e la sua truppetta di transfughi, ma soprattutto un tipo come Denis Verdini, ovvero uno che sta alla storia della sinistra come Dracula sta alla presidenza dell’Avis. Ed è proprio Verdini che sta portando avanti il disegno più in sintonia con Matteo Renzi e non passa giorno che non raccolga qualche altro voltagabbana ex berlusconiano per sostenere la maggioranza soprattutto al Senato. Pare ormai certo che in questo fine anno nomi importanti faranno il salto della quaglia e – tramite l’ex braccio destro di Berlusconi e padrino del patto del Nazareno – finiranno nell’orbita del governo. Si fanno i nomi di due pedine importanti del centro destra come Renata Polverini e Laura Ravetto. Ma altri ne arriveranno perché il vecchio marpione Denis trova sempre gli argomenti giusti: “Ma non l'hai capito? Berlusconi ha deciso di sciogliere il partito senza dirlo. O ti muovi ora o sarà troppo tardi”. Quindi i salti proseguono a buon ritmo. Intanto anche l’ex poeta di Arcore ed ex ministro Sandro Bondi e Manuela Repetti sua gentil consorte, hanno aderito al gruppo Ala di Denis Verdini, il che è tutto detto. Ormai la maggioranza appare così variegata e  variopinta che il partito della Nazione è cosa fatta. Alla sinistra o al centro sinistra non resta che brindare e fare festa. Naturalmente solo per i risultati dello spagnolo Pablo Iglesias e il suo Podemos e magari anche per il greco Alexis Tsipras di Syriza. In Italia, ormai, per completare l’opera, alla sinistra non resta che brindare a cicuta.

 

 

 


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