Da qualche giorno la vita dell’ex cavaliere Silvio Berlusconi è tornata sulle montagne russe. Quando tutto lasciava presupporre che era pronto a cospargersi il capo di cenere e ad andare a Canossa (leggi Palazzo Chigi) con il cappello in mano pronto per sottoscrivere un altro patto, magari detto di Lazzaro, tutto pare sgretolarsi e quindi... il paradiso può attendere. Il periodo, effettivamente, non è dei più propizi.
Forza Italia crolla nei sondaggi, il partito è diviso e litigioso, Renato Brunetta spara contro Paolo Romani e viceversa, Raffaele Fitto ormai è un spina costante nel costato del Lazzaro di Arcore. Insomma Berlusconi non si nasconde più e con gli intimi lascia trapelare un’ansia da incubo. Come se non bastasse questo quadretto dalle tinte fosche, in questi giorni è tornato a galla la vicenda della famosa nipote di Mubarak, ovvero Karima El Mahroug meglio conosciuta come Ruby Rubacuori, e nelle pieghe del processo Ruby ter pare siano emersi, secondo i giudici di Milano, elementi che dimostrano che Berlusconi avrebbe continuato a pagare le Olgettine per paura che dicessero la verità. Ma va? Cavolo che periodo per l’anziano e stanco leader che già stava pregustando il sapore della ritrovata libertà con la fine dei servizi sociali a portata di mano. L’unica cosa positiva di questi giorni è la vendita del 7,79% del capitale di Mediaset che ha fruttato la bellezza di 377,2 milioni di euro. Per il resto meglio stendere un velo pietoso. Ma Berlusconi è come i gatti, ha sette vite e non demorde. Anzi, ha già in mente un nuovo piano di battaglia. Fallito il patto del Nazareno Silvio Berlusconi pensa di ricorrere direttamente a Gesù il Nazareno affinché interceda presso l’apostolo Matteo, naturalmente Matteo il terreno quello con la pancetta che sembra Bibendum, l’omino della Michelin e lo convinca a riallargare le braccia per accogliere il figliol prodigo. All’ex unto del signore, non resta che sperare in un miracolo. E, incorciando le dita, pensa: lo faccia chi vuole, purché si sbrighi a farlo.