Ogni tanto anche dal versante della politica arriva qualcosa di cui andare fieri. Che poi, come nel caso che andremo a raccontare, gli eroi positivi della storia siano i 5Stelle è un dettaglio secondario nel senso che il Bene è superiore alla casacca che si indossa.
Forse ricorderemo la storia di Giovanni Guarascio il muratore sessantenne di Vittoria, provincia di Ragusa, che nel maggio del 2013 aveva posto fine alla sua esistenza dopo che a causa di un piccolo debito la sua casa era finita all’asta. Una storia dolorosa che la morte di un uomo ha reso ancor più drammatica. Adesso, anche se il corso della storia personale del signor Giovanni non potrà cambiare, cambierà almeno in parte il destino della sua famiglia. Infatti, grazie ai soldi accantonati dai 14 deputati 5Stelle dell’Assemblea regionale siciliana la famiglia del manovale scomparso è tornata proprietaria dell’appartamento finito all’asta. A scanso si equivoci a di interpretazioni malevole i 5Stelle spiegano: “La donazione dei deputati è altamente simbolica, serve infatti ad accendere i riflettori sulla legge voto sull’ impignorabilità della prima casa. È ora che la legge metta il turbo. Non possiamo permettere che ci siano altri casi Guarascio, cui stiamo pensando di intestare la legge. Renzi non faccia orecchie da mercante”. Certo, un gesto simbolico magari scambiato dalle solite menti bacate per propaganda demagogica. Personalmente, invece, lo ritengo un gesto degno di nota (e di qui la Nota) che anche altri, a partire da chi lo bolla come demagogia, potrebbero seguire e di cui saremo bel lieti di raccontare. Di fronte a storie personali così drammatiche anche un granello di sabbia ha la sua importanza, perché passato lo sdegno iniziale, passate le parole di circostanza, volate via le promesse del momento tutti spariscono lasciando nella disperazione più totale chi resta. La restituzione della casa ai legittimi proprietari non sposterà i destini della nazione né della Sicilia che spesso finisce sui giornali per ben altre storie. Però regala un po’ di serenità ad una famiglia che dopo aver perso un congiunto nel modo che sappiamo non aveva molte strade da seguire se non quella di chiudere i conti con la vita o finire sotto un ponte. Gustiamocela questa storia, perché è sempre meglio la luce di una candela che brancolare nel buio della notte.