Barabba

30.05.2015 07:24

Non appena è stata diffusa la lista dei cosiddetti “impresentabili”, ovvero i candidati alle elezioni regionali che non avrebbero dovuto trovare posto in lista, la prima cosa che mi è venuta in mente è quella che siamo sempre di più il Paese di Pinocchio e del Gatto e la Volpe. Oppure un Paese di presunti furbi che si fanno un baffo delle leggi che lo stesso Paese approva attraverso il Parlamento. E così si fanno le leggi lasciando sempre aperta qualche porticina per permettere ad amici o ad amici degli amici di trovare qualche appiglio al quale aggrapparsi quando serve. Oppure, peggio ancora, le leggi si fanno rispettare dai nemici mentre per gli amici si interpretano. Quindi se la commissione Antimafia ha stilato un elenco di 17 nomi di impresentabili (5 nel centrosinistra, 12 nel centrodestra) valutando situazioni personali  in confronto della legge Severino, non ci sarebbe un minuto da perdere: chi ha la facoltà di intervenire sbatta fuori dalle liste chi non può essere candidato. Punta e basta. A cosa serve dire come ha fatto il primo ministro Matteo Renzi il quale ha asserito che “sono pronto a scommettere che come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire nessuno di loro - nessuno! - verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche”. Le “piccole” liste civiche, tanto per dire, hanno nomi come Forza Italia, Popolari per l’Italia, Fratelli d’Italia, Udc, Pd e via discorrendo. I nomi più conosciuti tra gli impresentabili sono quelli del candidato presidente della Campania  Vincenzo De Luca, per il quale sia Renzi sia Maria Elena Boschi hanno già fatto sapere che “è candidabile ed eleggibile”, e quello di donna Alessandrina Lonardo di  Forza Italia, moglie dell’ex ministro Clemente Mastella.  Illuminante a questo proposito è il pensiero di Rosy Bindi presidente di quella Commissione Antimafia che ha stilato l’elenco: “Si sa benissimo per quale motivi sono stati inseriti nelle liste perché portano voti, forse proprio perché sono impresentabili”. Quindi di che stiamo parlando? Si lascia decidere al popolo come fa intravedere Matteo Renzi?  Che pena, assistere a queste cose. Ci si rivolge al popolo come fece Ponzio Pilato: “Chi volete che salvi Gesù o Barabba”. E il popolo scelse Barabba. Qui non ha nemmeno l’imbarazzo della scelta: ci sono solo i Barabba.

 

 


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